Recensione MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi: pronta per Intel Rocket Lake-S

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Dopo aver recensito il nuovo processore Intel Core i5-11600K, oggi ci occupiamo di schede madri e in particolare della MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi, un modello basato su chipset Intel B560 che abbraccia la nuova piattaforma Rocket Lake-S e i processori desktop Core di 11a gen con socket LGA 1200. Annunciata a gennaio, insieme agli altri modelli della serie Intel 500, la MAG B560 TOMAHAWK WiFi si colloca nella fascia intermedia del catalogo MSI; parliamo di un prodotto che in sostanza offre tutte le funzionalità essenziali per soddisfare le esigenze di gamer e appassionati, il tutto però cercando di contenere i costi.


Ricordiamo che questo modello – così come gli altri basati su chipset Intel 500 – supporta anche i processori Core 10a gen "Comet Lake-S", risultando però decisamente ottimizzata per le CPU Rocket Lake-S basate su architettura Cypress Cove. Alla base della MAG B560 TOMAHAWK WiFi troviamo quindi il chipset Intel B560, una soluzione più economica rispetto al top di gamma Z590, che però non rinuncia a connettività di ultima generazione, interfaccia PCI-E 4.0 (via CPU) e supporto per l'overclock della memoria; quest'ultima caratteristica è una novità introdotta da Intel proprio sulla serie 500, assente per esempio sul predecessore B460 e decisamente utile per ottimizzare le prestazioni del sistema (ma come vedremo c'è di più).

  • DESIGN E CARATTERISTICHE TECNICHE
  • CHIPSET INTEL B560 E BIOS
  • PIATTAFORMA DI TEST
  • OVERCLOCK E PRESTAZIONI CON INTEL CORE I9-11900K
  • CONSIDERAZIONI

DESIGN E CARATTERISTICHE TECNICHE

La serie MAG di MSI si compone di schede madri caratterizzate da un design non troppo elaborato, ma decisamente apprezzabile; la B560 TOMAHAWK WiFi richiama lo stile militare, offre un generoso e ottimizzato sistema di dissipazione e al contempo una buona capacità di espansione. A prima vista, la scheda appare subito solida e con una buona qualità costruttiva; MSI utilizza un PCB a 6 strati oltre a un heatsink esteso che raffredda al meglio la sezione di alimentazione (PWM digitale con 12+1+1 Duet Rail Power System).


La dissipazione non è ottimizzata solo per la zona socket ma, come da tradizione MSI, non trascura gli slot M.2 per gli SSD PCI-E di ultima generazione, raffreddati dall'ormai noto M.2 Shield Frozr. A bordo troviamo ben tre slot M.2, due di questi sono dissipati dall'heatsink, mentre il terzo – posto sotto il chipset – ne è privo. Sempre in zona chipset sono presenti gli unici led RGB integrati dal produttore, con un effetto che risulta decisamente equilibrato, in particolare per gli utenti che non puntano su questa caratteristica.

Nonostante presenti qualche compromesso rispetto al chipset Z590, il chipset B560 e la MSI B560 TOMAHAWK WiFi offrono un'ottima capacità di espansione che, come già anticipato, permette di sfruttare l'interfaccia PCI-E 4.0 presente sui processori Intel Core 11a gen. Tale supporto è limitato a 20 linee (16+4) ma sostanzialmente supporta una GPU ed un SSD di ultima generazione (PCI-E 4.0), lasciando al chipset la gestione degli altri due slot M.2 (PCI-E 3.0) e dei due slot PCI-E aggiuntivi (rispettivamente x16x e x1).


La B560 TOMAHAWK WiFi supporta RAM DDR4 in Dual-Channel sino a 5066 MHz, mentre per lo storage – oltre agli slot M.2 – troviamo 6 porte SATA 6 Gbps. Decisamente ben equipaggiato il pannello I/O che, come ormai da prassi consolidata, presenta lo shield preinstallato; a bordo troviamo: HDMI 2.0b e Display Port 1.4 (per la GPU integrata), LAN 2.5G (Realtek), porta USB 3.2 Gen 2×2 Type-C da 20 Gbps, 4x USB 3.2 Gen 1, 4x USB 2.0 e reparto audio surround con uscita ottica.


Ma non è tutto, oltre a supportare WiFi 6E (Intel AX210), questa scheda offre altri connettori interni per aggiungere una porta USB 3.2 Gen 2 (10 Gbps), 2x USB 3.2 Gen 1 e ulteriori 4 USB 2.0; sul PCB troviamo inoltre connettori 3pin dedicati per la gestione dei sistemi a liquido AiO e delle ventole, un PCI-E 6pin aggiuntivo e doppio connettore di alimentazione per la CPU (8+4pin).


Un cenno infine al bundle offerto con la scheda, abbastanza essenziale vista la fascia di prezzo, e che, oltre a manualistica e adesivi, prevede due cavi SATA e le antenne esterne per il WiFi da installare sul pannello posteriore della scheda.

CHIPSET INTEL B560 E BIOS

Prima di analizzare benchmark e prestazioni, diamo uno sguardo anche al chipset Intel B560 e al BIOS EUFI della scheda MSI, un passaggio quasi obbligatorio viste le novità che, allo stesso tempo, ci ha regalato anche una piacevole sorpresa.

Come già anticipato, il B560 offre alcuni compromessi rispetto al top di gamma Z590, non solo per quanto concerne la capacità di espansione ma ovviamente anche per l'overclock (o almeno così dovrebbe essere). B560 e H510 rappresentano le opzioni più economiche per quanto riguarda la gamma Intel serie 500; mentre l'H510 risulta però un'opzione troppo "entry-level" e con molte limitazioni, B560 sembra essere una valida alternativa ai modelli più costosi (Z590 e H570), in primis per le capacità I/O della piattaforma.

Chipset Intel B560 vs Z590 (Clicca per ingrandire)

Dal diagramma a blocchi dei chipset riportato sopra, notiamo che il Z590 permette una migliore flessibilità per quanto riguarda la gestione delle linee 20 PCI-E 4.0, offrendo inoltre il doppio delle linee PCI-E 3.0 (24 vs 12) e un BUS DMI PCI-E 3.0 x8 che, su B560, si ferma allo standard PCI-E 3.0 x4. Parliamo però di compromessi ampiamente accettabili e che, per la maggior parte degli utenti, non saranno praticamente tangibili.

Ufficialmente il chipset B560 non supporta l'Intel Extreme Tuning Utility (anche questo trascurabile) e il RAID sugli SSD PCI-E, mentre è presente la funzionalità Resizable Bar (per sfruttare la VRAM della GPU in gaming) oltre alla possibilità di overcloccare la memoria di sistema. Questa nuova funzionalità – non presente su B460 – vede Intel allinearsi (inevitabilmente) ad AMD che, come saprete, permette l'overclock anche sui chipset più economici; come vedremo a breve però, Intel non sembra essersi limitata ad abilitare solo l'overclock della memoria.

BIOS

Passando infatti al BIOS della MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi, entrati in modalità Avanzata abbiamo subito capito che questa scheda è sbloccata anche per l'overclock del processore Core i9-11900K.



La struttura del BIOS è più o meno la stessa che ritroviamo sui modelli più costosi indirizzati agli appassionati del tweaking, integrando davvero tante opzioni che permettono di gestire tutti i parametri di processore, cache, memoria, iGPU, oltre al monitoraggio/gestione di ventole, temperature e voltaggi.



Come potete notare dagli ultimi screenshot, non mancano ovviamente altre funzionalità per personalizzare la configurazione (a livello di periferiche), gestire i drive NVMe o abilitare il supporto Resizable BAR.

PIATTAFORMA DI TEST

Per la nostra prova sulla MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi abbiamo utilizzato il top di gamma della serie Core 11a gen "Rocket Lake-S", ossia il Core i9-11900K; parliamo di una CPU da 8 core /16 thread capace di spingersi sino a 5,3 GHz su due core grazie alla tecnologia Intel Adaptive Boost, il tutto per un TDP nominale di 125W. A seguire la piattaforma hardware completa:

  • Scheda madre MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi
  • Processore Intel Core i9-11900K
  • Dissipatore CPU NZXT Kraken X63 (AiO 280mm)
  • DDR4 Corsair Vengeance RGB PRO 16GB (2x 8GB) 3600 MHz CL18 (1,35V)
  • DDR4 Corsair Vengeance RGB PRO 16GB (2x 8GB) 3600@4266 MHz CL18 (1,45V)
  • Scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 3060 Ti Founders Edition
  • Storage Samsung SSD 980 500GB+1TB
  • Alimentatore Corsair RM1000x
  • Sistema Operativo: Windows 10 Pro 20H2

Ecco invece i software impiegati per misurare le prestazioni e rilevare temperature e altri parametri di sistema:

  • CPU-Z 1.95
  • HWINFO 7.00
  • AIDA64 Extreme
  • Cinebench R15
  • Cinebench R23
  • 7-Zip Benchmark integrato
  • Blender – Rendering scena BMW
  • Corona Benchmark 1.3
  • Indigo Benchmark
  • PCMark 10
  • 3DMark Fire Strike e 3DMark Time Spy
  • Forza Horizon 4 – Settaggi Ultra a 1080p
  • Doom Eternal – Ultra Nightmare 1080p
  • Far Cry 5 – Dettagli massimi a 1080p
  • Final Fantasy XV – Qualità standard a 1080p
  • Shadow Of The Tomb Rider – DX12 Qualità Alta a 1080p

OVERCLOCK E PRESTAZIONI CON INTEL CORE I9-11900K

A distanza di circa un mese dall'annuncio, le prestazioni del Core i9-11900K non sono ormai una novità, motivo per cui il nostro interesse si è spostato subito sulle capacità della MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi di gestire questo chip, sia per quanto concerne l'overclock della CPU e della RAM.

Verificato che la scheda di MSI permette di sfruttare le funzionalità dei processori Intel serie K, la seconda notizia è che anche questo modello MSI permette di sbloccare il Power Limit del processore; questo vuol dire che, da un lato avremo a disposizione tutta la potenza del chip che opera alle massime frequenze dichiarate, dall'altro pagheremo in ottica consumi e dovremo stare attenti alle temperature.

Senza perdere tempo, abbiamo cercato di mettere sotto torchio la MAG B560 TOMAHAWK WiFi, il tutto con risultati fin da subito apprezzabili. La scheda MSI non ha fatto una piega settando tutti i core a 5.200 MHz, restituendo un ottimo punteggio nel Cinebench R23, applicazione che ricordiamo utilizza anche le istruzioni AVX. Nello screenshot a seguire, potete notare inoltre un'ottimo risultato anche per quanto riguarda la frequenza della Cache (o Uncore Frequency) che siamo riusciti a impostare sino a 4,7 GHz senza problemi.


A queste frequenze (sopra 5,1/5,2 GHz) i processori Intel Rocket Lake-S iniziano a richiedere tensioni importanti, una caratteristica che dipende anche dalla qualità del silicio (e quindi dalla nostra fortuna). In generale – quando operano con settaggi automatici – le schede madri serie Intel 500 impostano un VCORE piuttosto alto (anche sopra 1,5 Volt), tuttavia per un utilizzo quotidiano o comunque non saltuario in overclock riteniamo che questi valori particolarmente elevati possano influire sulla vita utile del chip oltre che su consumi e temperature.

Il nostro esemplare è riuscito a superare il Cinebench R23 con frequenza 5,2 GHz e un VCORE di 1,45V circa, valore sicuramente non contenuto e probabilmente riducibile, ma che comunque ci permetteva di contenere le temperature entro i 75 °C sotto Cinebench R23. Superata questa soglia (5.300 MHz All-Core) la tensione richiesta inizia a crescere esponenzialmente, mettendo alla corda il nostro NZXT Kraken X63 e risultando in sostanza sconveniente.


Riguardo l'overclock della memoria i risultati non sono stati da meno, aiutati anche dalle valide Corsair Vengeance RGB PRO 3600 che, in sostanza, ci hanno permesso su questa scheda di settare una frequenza DDR4 di 4.266 MHz senza problemi. A questo proposito ricordiamo che, superati i 3600 MHz sulle RAM DDR4, i processori Intel Rocket Lake-S settano automaticamente la frequenza del memory controller in asincrono (2:1), dimezzandola in pratica rispetto alla frequenza DRAM e andando a incidere leggermente sulla latenza (si parla di modalità GEAR 2).

Ma cosa succede se l'overclock sulla RAM è così marcato (+666 MHz) come nel nostro caso? Per verificarlo – e per capire se questo tipo di incremento della frequenza DRAM bilancia la modalità GEAR 2 – abbiamo incentrato i nostri test proprio su questo aspetto.

Benchmark

A seguire trovate una serie di benchmark che mettono a confronto il Core i9-11900K con memorie DDR4 a 3600 MHz C18 (Controller a 3,600 MHz effettivi – GEAR 1) e memoria DDR4 4266 MHz C18 (Controller Memoria a 2.133 MHz effettivi – GEAR 2); in questi scenari la CPU è stata mantenuta a default (Boost sino a 5,3 GHz) con Power Limit sbloccato. Iniziamo con i test mirati al processore e in particolare al rendering, ambito in cui non notiamo particolari impatti quando andiamo ad overcloccare la RAM:





Passando a un applicativo come 7-Zip, la musica non cambia e l'incremento prestazionale è decisamente trascurabile, così come nel benchmark integrato di CPU-Z e nelle suite di PCMark 10 e 3DMark.




Anche quando parliamo di giochi le prestazioni non sembrano beneficiare molto di questo incremento di frequenza DDR4, permettendoci di guadagnare a malapena qualche FPS in tutti i titoli testati.


Oltre ai benchmark riportati sopra, abbiamo cercato di verificare se questo tipo di overclock sulla RAM dei processori Rocket Lake-S permette di avere dei vantaggi effettivi in "applicativi standard" o, per meglio dire, nell'utilizzo quotidiano che possiamo fare del PC. Dopo circa una settimana di utilizzo, con browsing web, youtube, office e vari programmi di editing (foto e video), non abbiamo riscontrato praticamente nessuna differenza impostando la RAM a 3600 o 4266 MHz, motivo per cui riteniamo che un buon kit da 3.600 MHz sia più che sufficiente su questa piattaforma (magari facendo più attenzione ai timing).

L'unico e sostanziale miglioramento lo ritroviamo nella larghezza di banda della memoria (+18% circa) che raggiunge valori oltre i 60 GB/s e sottolinea senza dubbio le buone doti del controller di memoria dei processori Core 11a gen (almeno del Core i9-11900K).


CONSIDERAZIONI

La MSI MAG B560 TOMAHAWK WiFi si è dimostrata una scheda madre decisamente valida, abbinata a un chipest – l'Intel B560 – che, seppur non supportando alcune caratteristiche presenti sul modello flagship, offre in sostanza un'esperienza utente praticamente identica. Non avendo provato ancora altri modelli di schede madri B560, non sappiamo se la possibilità di overcloccare e gestire la CPU sia una prerogativa del modello MSI (probabilmente no), ma in sostanza rappresenta un vantaggio non di poco conto e un netto punto a favore della MAG B560 TOMAHAWK WiFi .

La scheda proposta dall'azienda taiwanese è abbastanza solida dal punto di vista costruttivo (segnaliamo anche il primo slot PCI-E x16 rinforzato), con un design che possiamo definire valido e un efficiente sistema di raffreddamento per la zona VRM; buona anche la capacità e la stabilità in overclock dimostrata con il Core i9-11900K, almeno fino alle frequenze da noi testate. Probabilmente chi opterà per il top di gamma Intel guarderà anche modelli di schede madri con chipset Z590, discorso che si estende anche all'overclok estremo, ma dove MSI è comunque presente con prodotti come quelli della serie MEG Z590 (ne abbiamo parlato QUI).

Nonostante questo, ribadiamo che questa scheda può gestire nel migliore dei modi i processori Intel Core 11a gen della serie K, anche con importanti overclock su CPU e RAM DDR4. Se a questo poi aggiungiamo l'ottima dotazione di interfacce, dal PCI-E 4.0 a USB 3.2 Gen 2×2 e Thunderbolt 4, arrivando ai tre slot M.2, LAN 2.5G e al WiFi 6E, la proposta di MSI risulta senza dubbio valida e indicata anche per l'assemblaggio di build gaming di fascia alta, magari abbinata a una GeForce RTX 30 o una AMD Radeon RX 6800.

MSI propone la MAG B560 TOMAHAWK WiFi a un prezzo di listino pari a 179 euro, una cifra a nostro avviso giusta viste le caratteristiche del prodotto, la dotazione offerta e le ottime doti di overclock.

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