Gli Apple AirTag si graffiano solo a guardarli

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Gli AirTag, i piccoli tracker di Apple, sono stati tra i protagonisti dell’evento di marted?, dove sono stati annunciati i nuovi iMac con processore M1?e?un design tutto nuovo e l’iPad Pro (sempre M1) con schermo mini-LED. Negli Stati Uniti i giornalisti hanno gi? avuto modo di “attaccare bottone” e metterci le mani sopra: al di l? dei riscontri sulla funzionalit?, e sulle potenziali problematiche legate alla privacy per cui Apple si ? affrettata a precisare che gli AirTag sono fatti per tracciare oggetti e non persone,? un’osservazione comune?unisce gi? diverse voci autorevoli?e riguarda la qualit? costruttiva e l’estetica del prodotto.

In buona sostanza, gli AirTag si rigano, e tanto. Davanti e dietro, indifferentemente. Questo ? quanto emerge ad esempio dai rilievi da Dieter Bohn, giornalista di The Verge, o dalla recensione del celebre YouTuber Marques Brownlee.


Chi ha posseduto uno dei tanti modelli di iPod con quella finitura lucida sul retro della scocca analoga a quella di acciaio inossidabile impiegata sugli AirTag sicuramente riconosce i segni, pu? specchiarsi su quella ridotta superficie riflettente e tornare indietro negli anni. Ogni volta che Apple ha impiegato questo tipo di finitura lucida, il risultato ? stato un campo di battaglia: a guardarli da dietro, tutti gli iPod Touch sembravano essere passati per le mani di Wolverine.

AirTag finalmente ufficiali: mai pi? oggetti smarriti. In Italia dal 23/4 a 35 euro

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Apple
20 Apr

Ma in fondo la parte posteriore, quella con la mela morsicata incisa sopra, nell’uso quotidiano non si vede, dunque il fastidio rimargina, giusto? Non proprio, dato che anche la calotta superiore in plastica bianca ? prona a raccogliere graffi e solchi. Ora, gli AirTag a differenza degli iPod non sono dispositivi particolarmente costosi, in termini assoluti: negli USA il prezzo ? di 29 dollari per cadauno, e qui da noi invece ?di 35 euro. E sono prodotti piccoli, pensati per agire “sottopelle”, non per essere necessariamente esibiti, quindi non ? cos? grave che si rovinino, e se vogliamo ? anche inevitabile considerando l’uso cui sono destinati: non sono preziosi, ma esistono in funzione di altri oggetti pi? preziosi, meritevoli di essere tracciati.

E quindi d’accordo, non ? cos? grave che si rovinino: ma viene spontaneo pensare che proprio per tutte queste ragioni, Apple avrebbe forse potuto operare scelte diverse, optando per materiali pi? resistenti. I segni dell’usura su un accessorio cos? sono da mettere in preventivo,?per? sarebbe forse stato meglio?se quantomeno non fossero arrivati nel tempo di qualche giorno di utilizzo per le primissime recensioni.

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