Africa: Un Cinema di Continente in Fermento

0
238

La diversità e la Creatività, disegnare il mondo del Cinema africano e nonostante la mancanza di Fördermöglichkeit e poche Sale cinematografiche. “Berlinale Africa Hub offre africani Cineasti di una Piattaforma.

Scena da “Imfura” – un Film sul Genocidio ruandese

Il “Africana Film” c’è in realtà non dice Vinzeno Bugno, responsabile del progetto del World Cinema Fund (WCF): “Il Termine sembra troppo banale, perché si tratta di un enorme e varie Regione”. Bugno, in questo Pomeriggio di Finanziamento africana, i Registi a “Berlinale Africa Hub”, una Iniziativa dell’European Film Market. Solo nel secondo Anno, il Continente africano, con la “Corsa” a questo importante Evento presente parallelamente alla Berlinale si svolge.

“Nel Corso degli ultimi Anni qualcosa si è mosso”, dice Gianni, anche nella commissione giudicatrice per la Wettbewerbsfilme si siede. Così possiedo, per Esempio, il sud africa è molto di Strutture professionali. Ma anche altre Regioni avrebbero molto da offrire: “Come World Cinema Fund negli ultimi tre Anni sudanese Progetti.”

Per la seconda Volta trovato il “Berlinale Africa Hub” invece di

WCF, promosso dal ministero degli affari Esteri e della Fondazione culturale della Confederazione, cerca di essere una Lacuna nel Continente africano, infatti, le opportunità di Finanziamento per giovani Registi, ci sono in Africa Sub-sahariana, così come non. Questo può anche Machérie Ekwa Bahango hanno confermato che con il suo Film “Maki ” La” quest’Anno la Berlinale ha festeggiato la sua prima. “Noi non abbiamo alcun Sostegno da parte del Governo e provare, così va bene solo per cavarsela.” Il 24-year-old Kongolesin vede il Futuro dell’industria del Cinema nel suo Paese, ma del tutto positivo: “credo che se i nostri Film che vediamo con molto Coraggio e con Mezzi propri, di realizzare, prima o poi anche interessato”, così Bahango nel DW-Intervista.

Troppo poco africana Film su Tela

Anche gli Esercenti hanno in Africa non è facile: Costoso Cinematografici, alta Affitti e la Pirateria hanno anche il Continente africano per un Kinosterben curato. E lì, dove c’è il Cinema, la maggior parte Produzioni hollywoodiane dimostrato. Nella Repubblica Democratica del Congo, sono stati negli Anni 1970 sotto l’Ex Presidente Mobutu Sese Seko tutti i Cinema venduto. L’instabilità politica e Conflitti armati difficili libero e creativo Lavorare anche nei Decenni successivi. Solo dopo il 2010 rilassata, la Situazione per i congolesi Regista: il 2014 si è svolto il primo Festival internazionale di Kinshasa, invece, nel frattempo, ci sono nel Paese, anche occasionalmente, di nuovo Sale cinematografiche.

“Il nostro pubblico è sempre aperta per Storie africane”, dice anche il sudafricano Regista Sara Chitambo: “per Lungo Tempo è concentrata soprattutto sulla cultura Cinematografica americana. Ma ora vogliono africani di Spettatori in Tela ritroverà”.

Il Regista sudafricano Sara Chitambo (a sinistra)

Chitambo sta attualmente lavorando a due Produzioni, le Donne Attenzione: “Home in my heart”, un Coming-of-Age-Storia di una Kongolesin, a Johannesburg, che cresce, e “Women covering conflict”, un Documentario sui Giornalisti in aree di Crisi. Ancora è Chitambo con i loro Progetti non Berlinale rappresentati. Si utilizza il Festival Scambio con altri Cineasti.

Una Generazione di giovani che conquista il Cinema in Ruanda

Sammuel Ishimwe ha fatto, di cui Sara Chitambo sogna:”Berlinale Shorts”, che si svolge il suo Cortometraggio “Imfura”. Racconta la Storia di un Giovanotto, di sua Madre durante il Genocidio ruandese ha perso, come il Regista stesso. “Tutti hanno la loro personale punto di Vista sul Genocidio”, Ishimwe. “Noi Cineasti che vuole la Gente dignitosa, con le loro vere Storie, i loro Sogni e Paure.” Era Compito del Cinema e universalmente valido, perché in tutto il Mondo hanno condiviso le Persone le stesse Emozioni.

“Il Genocidio è sempre oggetto di discussione nel ruandese Film”, spiega Igor Cesar, il ruanda, l’Ambasciatore a Berlino. L’industria Cinematografica nel suo Paese era molto giovane e ho deciso solo dopo il Genocidio del 1994 fino a un Milione di Vite umane, in grado di sviluppare. Che per la prima Volta un ruandesi Film al Berlinale Shorts rappresentato sia, lo rende quindi particolarmente orgogliosi.

Più d’essai e non solo Nollywood

Un Paese africano, la cui Scena ben oltre i suoi Confini, è la Nigeria. In “Nollywood” nascono ogni Anno circa 400 a 2000 Film. Ma che sono questi Film spesso lo stesso Modello di maglia, il Settore manca di Creatività e propensione al rischio, dice Tunde Aladese: “Si tratta soprattutto di ciò che si vende bene e che guadagnare un sacco di Soldi”, così il Regista nigeriano. Si compiace del fatto che l’industria Cinematografica crescere e molte Persone del luogo di Lavoro che potevano trovare. Auspica, tuttavia, che la neo eletta Filmschulabsolventin più nigeriani Produzioni d’essai.

“Supa Modo” parla di una Ragazza keniota, una Superheldin vuole essere

Berlinale-presidente della giuria di Tom Tykwer è da Anni i Fan del Cinema africano e offre con la sua società di Produzione, One Fine Day, Film a partire dal 2008 – possibilità di formazione e Perfezionamento per Registi africani. L’ultima è scaturita una produzione Cinematografica, ha festeggiato quest’anno la Berlinale Premiere – il Dramma “Supa Modo” del kenya Regista Likarion Wainaina, tra l’altro, dalla Deutsche Welle Accademia di co-produzione.

Nonostante tutti Herzbluts: quest’Anno non ha africana Produzione in Competizione per la cosě Orsi riuscito. Il 2017 è stato l’autorevole Dramma “Félicté” del franco-senegalese Regista Alain Gomis con l’Orso d’Argento al premio. 2019 sperare gli africani Regista, a questo Successo orditura.