Dear Germany | Germania ci dà alcuna Possibilità reale”

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Come guardare geflüchtete Giornalisti alla sua nuova Vita in Italia? In DW-Serie “Dear Germany” ha riferito un Giornalista dal Pakistan, come lui la Vita in Attesa logora.

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“La germania non ci dà Opportunità”

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Dear Germany | Germania ci dà alcuna Possibilità reale”

Cinque Giornalisti provenienti da Siria, l’Uganda, l’Afghanistan, il Pakistan e l’Azerbaigian, il Progetto “Dear Germany” di falegnameria. La Deutsche Welle volevo sapere: Come capita a voi – un, due o, appunto, otto Anni dopo la sua Fuga? Come pensi della tua nuova Casa? Cosa ti frustra, cosa speri? Che cosa sarebbe, se solo una volta in tutto potrebbero scrivere una Lettera alla Germania scrivere? L’Idea di “Dear Germany” è nato.

Insieme con la DW ha scritto, ogni Partecipante una Lettera aperta in Italia. Così come è diverso il Curriculum vitae dei profughi Giornalisti, sono state contrastanti anche realizzare video “Dear Germany”.

“Mi fa impazzire”

K., Giornalista dal Pakistan, che vuole restare anonimo. Troppo grande è la sua Paura che la Famiglia, nella sua Casa qualcosa potrebbe accadere. Inoltre, egli teme, con Dichiarazioni e le sue Opportunità di Asilo di perdere. La sua domanda di Asilo è stato inizialmente respinto, egli si trova nel Procedimento, in quanto supporta l’Organizzazione “Reporter senza Frontiere”.

Nella sua Patria, ha scritto per prestigiosa Media internazionali, ma la Pressione dei Talebani ha preso sempre di più. “Regolarmente, ho ricevuto minacce di morte.” K. pulce, infine, tre Anni fa in Italia, ma va bene lui non è qui. “E’ questa estenuante Combinazione di Attesa e di Incertezza, se non in questo Paese può restare o meno. Questo mi fa impazzire.”

Per guadagnarsi da vivere, lavora in una Cittadina della germania meridionale in un Ristorante Fast food. Giornalismo, gestisce solo occasionalmente, per esempio, per il Refugee Radio di Stoccarda. Anche per la Lokalseiten una lingua Regionale Giornale poteva già scrivere un Articolo. Ma è troppo poco. “Ho la Sensazione che la mia Capacità di perdere.” Per lui, la Fuga e la sua nuova Vita in Germania anche sociale Discesa.”In Pakistan, sono stato un influente Autore. Per questo Lavoro ho rischiato tutto.” Il suo Messaggio alla Germania: “Abbiamo nessuna Chance.”

Minacciata dall’Esercito

Secondo l’Organizzazione “Reporter senza Frontiere” ci sono in Pakistan ancora una grande Pluralità dei mezzi di informazione. La Pressione è di importanza critica per i Giornalisti è comunque alto. Devi aspettare, minacciati e aggrediti – dal Militare, Geheimdienstmitarbeitern o militanti di Gruppi. Soprattutto Segnalazione di violazione verrà punita.

I Paesi più pericolosi per i Giornalisti sono come la Siria, l’Afghanistan, il Messico, Iraq e Yemen. “Reporter senza Frontiere”, che l’Anno scorso un totale di 74 Omicidi di Giornalisti, 53 sono state volutamente a causa del loro Lavoro ucciso. Altri sono morti durante l’intervento. Ma anche da Paesi come l’Azerbaigian e la Turchia devono sempre più Giornalisti fuggire, dice Jens-Uwe Thomas di “Reporter senza Frontiere”. Dopo la loro Fuga verso la Germania, è necessario ricominciare tutto da capo e spesso prima di aver Mestiere di adottare. La Vergogna pesa. “Questo è certamente frustrante”, dice Thomas.

 

Dear Italy | Fünfteilige Serie Di Video
Realizzazione e progetto: Madeleine Meier
Fotocamera e Taglio: Madmo Cem Adam Springer
Redazione: Verica Spasovska