Islanda – la Fede Cristiana nella Natura selvaggia

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Nella Natura selvaggia Islanda un Collegamento immediato con la Creazione e il Creatore: Ute Stenert della Chiesa cattolica, che parla con Monsignor Georg Austen dal Bonifatiuswerk oltre cattolico di Fede in Islanda.

Il blu Sorelle di pregare in Mariulind. Foto: Bonifatiuswerk/Pippo

Il Bonifatiuswerk dei Cattolici tedeschi supporta cattolici, dove un’estrema Minoranza di vivere la loro Fede. Promuove l’Organizzazione, la cura Pastorale anche nella Diaspora-Zone del nord dell’europa. Come la Fede praticata e le Sfide per la Chiesa cattolica in concreto, in Islanda, spiega Monsignor Georg Austen, Segretario generale del Bonifatiuswerks, in un’Intervista con Ute Stenert.

Stenert: Monsignor Austen, spesso hanno i Paesi nordici viaggiato, erano sul Posto, nei Comuni, anche in Islanda. Che Fascino che esercita il Paese? Quali Incontri hanno notevolmente impressionato?
Monsignor Austen: La Natura selvaggia, il Paesaggio, l’Ospitalità della Gente, la crescita internazionale di Chiesa giovane, in un estremo Diasporasituation, con pochi Mezzi e grandi Distanze, il Vangelo di un Volto nel Paese e sempre più viene percepito in tutte le loro Difficoltà e le Sfide. Mi hanno colpito soprattutto l’Incontro con il blu Sorelle, con una decisa e caloroso dire: “qui Abbiamo trovato un Posto e proprio in questo Luogo, diamo la Buona novella di più.” Dall’altra le Persone di diverse Culture, che con le loro condizioni di Vita e di Leidensgeschichten nella Chiesa Island trovato una nuova Casa.

Stenert: c’è un Posto in Islanda, per una particolare Forza spirituale?
Monsignor Austen: Mariulind – un antico luogo di Pellegrinaggio, attraverso i Secoli, e anche la Riforma di tempo in mezzo alla Campagna, un Luogo di Pace e di Preghiera, le Persone di vario Genere anche ecumenicamente collega. Lì sono le Radici antiche dell’incontro con dio mantenuto vivo.

Povera Chiesa in un Paese ricco

Stenert: Chi una volta in Islanda, è sopraffatto dalle forze della Natura. Rientrano in questo tipo di Ambiente, il Riflettere e Pregare più leggero?
Monsignor Austen: In questo Ambiente, con tutta la sua Bellezza, Asprezza, la Solitudine e la loro climatiche Estreme, sentire le Persone un diretto Legame con la Creazione. C’è anche il Creatore direttamente sperimentabile. Esso comporta, però, il Rischio di Miti e Superstizioni ispirarsi.

Stenert: l’Islanda ha circa 350.000 Abitanti, di cui il 70 per Cento Luterani. Attualmente vivono 13.000 Cattolici in Islanda. Che cosa caratterizza la Situazione della Chiesa cattolica nella Diaspora, e con quali Sfide che li attendono?
Monsignor Austen: Per la crescente Comunità cattolica, è sempre una sfida, la loro Fede adeguatamente la vita, perché anche se Islanda a uno Stato ricco ha sviluppato la Chiesa cattolica materialmente poveri. Manca Chiese, Locali e Priesterwohnungen. Perché a differenza della Chiesa luterana ottenere i Cattolici poco dallo Stato. Per tutti i Cristiani cattolici, in Islanda, e come Cattolico registra, si ottiene la Chiesa ogni Anno 90 Euro dallo Stato. Ma non ogni Cattolico sull’Isola è registrato. Così è per la Chiesa, appena possibile vivere su di esso. Per questo si è sul Supporto di esterni. Una grande Sfida è rappresentata la Lingua e l’Integrazione. I cattolici di tutto il Mondo rappresentano la grande Maggioranza della Diaspora, la Chiesa.

Ecumenismo pratico

Stenert: Come è il Rapporto della Chiesa cattolica ai Luterani, alla Politica e alla Società nel suo complesso?
Monsignor Austen: c’È una buona e rispettosa ecumenico Legame. Così è possibile, ad esempio, che la Comunità cattolica nella Chiesa luterana di Culto festeggiare, se in un Villaggio non ha una propria Chiesa. Questo è molto pratico Ecumenismo. Ma avanza anche in Islanda, il Processo di Secolarizzazione avanti, rendendo le Relazioni delle diverse Chiese e Religioni e lo Stato sempre più difficile. Tuttavia, cresce la Chiesa cattolica un Posto nella Società, sempre più percepita.

Stenert: Quali sono i Progetti che supporta il Bonifatiuswerk in Islanda e qual è l’Aiuto finanziario?
Monsignor Austen: Già dal 1974, noi sosteniamo la Chiesa in Islanda, con la Costruzione e la Ristrutturazione di Pfarrhäusern e Centri, nella catechesi per Bambini e i Giovani, l’Acquisto di BONUS-Autobus, con il nostro programma di internato o il Finanziamento di Posti per la pastorale e catechetica, di prendersi cura del Lavoro. Dal 2008 sono stati i Progetti dal Bonifatiuswerk pari 1.487.803 Milioni di Euro e dalla Diaspora Commissariato dei Vescovi tedeschi, per un importo di 3.944.158 Milioni di Euro.

Stenert: che Cosa possiamo in questo paese dai Fedeli in Islanda imparare?
Monsignor Austen: aperta, semplice e cordiale Tipo, come la Fede, anche in avverse Condizioni con il Cuore la vita e anche deteniamo. E che Persone di diverse Culture, non solo Alienati di attivazione, ma soprattutto un Arricchimento.

 

Dr. Ute Stenert è Rundfunkbeauftragte della conferenza Episcopale Tedesca e amministratore delegato di cattolica Rundfunkarbeit a Bonn. Da oltre 20 Anni, si è liberi Autrice di diversi Mezzi di opera.

Responsabilità editoriale: Martin Korden Cattolico Hörfunkbeauftragter, e Alfred Herrmann