Instagram: una lettera a Zuckerberg contro la versione per bambini

Diversi gruppi di consumatori a tutela dell'infanzia si sono uniti per scrivere una lettera a Mark Zuckerberg chiedendo di abbandonare l'idea di sviluppare una versione di Instagram per bambini.

Il social network che fa capo a Facebook infatti è al lavoro su una versione dell'app dedicata ai più piccoli, ovvero quegli utenti al di sotto dei 13 anni che non potrebbero utilizzare social e chat e che invece, com'è noto, spesso e volentieri le popolano indisturbati dichiarando una data di nascita di fantasia, schivando ogni blando controllo al momento dell'iscrizione: una questione, comune anche a Facebook e TikTok, che ha catturato l'attenzione anche del Garante Privacy italiano, come spiegato in questo video.

Sul modello di quanto messo in campo da Messenger con la versione Kids, si tratterebbe di una versione di Instagram in cui i genitori hanno il controllo del profilo. A occuparsene sarebbe Pavni Diwanji, che in passato ha lavorato anche su YouTube Kids e su Family Link, il sistema di collegamento degli account dei genitori con quelli dei figli.


Tuttavia, l'idea non ha raccolto l'entusiasmo delle 35 associazioni sopracitate, le quali hanno chiesto a Zuckerberg di abbandonare il progetto. Secondo loro, la versione kids di Instagram non risolverebbe la situazione, perché i 10-12enni già presenti illegittimamente sul social non tornerebbero indietro a una versione "bambinesca", mentre invece la nuova app potrebbe attirare bambini ancor più piccoli:

"Raccogliere preziosi dati personali famigliari e coltivare una nuova generazione di utenti Instagram potrebbe giovare ai profitti di Facebook, ma probabilmente aumenterà l'uso dell'app da parte di bambini ancor più piccoli che sono particolarmente vulnerabili alle funzionalità manipolative della piattaforma, dall'infinito scrolling al bodyshaming".

Dal canto suo, Facebook sostiene invece che il progetto serva a tener lontani i minori di 13 anni dall'app standard, e che la versione per bambini non prevederebbe pubblicità e sarebbe sviluppata dopo aver consultato esperti in materia di salute fisica e mentale dei più piccoli. Non solo: Instagram sarebbe inoltre al lavoro per mettere a punto nuovi metodi per verificare l'età degli utenti. Una posizione espressa dalla portavoce Stephanie Otway, che ha concluso:

"La verità è che i bambini sono online. Vogliono connettersi con famiglia e amici, divertirsi e imparare, e noi vogliamo aiutarli a farlo in modo sicuro e adeguato alla loro età".

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