Baberowski: “Lasciate che i Ostukrainer decidere!”

Ucraina-Crisi

Baberowski: “Lasciate che i Ostukrainer decidere!”

Interimspräsident Olexander Turtschinow ha nel Conflitto per l’ucraina dell’est un Referendum messi in Gioco. Una buona Opzione, afferma l’europa dell’Est Esperto di Jörg Baberowski – infatti, sul serio.

Deutsche Welle: Signore Baberowski, come interpretare questa Ammissione da parte del Presidente ucraino? È il Tentativo di leggere il Libretto delle Azioni ancora in Mano – o, piuttosto, un Atto di Impotenza?

Jörg Baberowski: probabilmente è entrambe le cose. Turtschinow cerca, naturalmente, di guadagnare Tempo. Lui sa esattamente: Se continua così, come ora, è l’Est dell’Ucraina, per lui, perduto. Pertanto, egli fa una Proposta, che in Occidente è ben accolta dalla Russia, ma non si può accettare e non i Manifestanti in ucraina dell’est a camminare sulla Strada. Perché la sua Proposta è quella sì che tutti i Cittadini ucraini tramite la Confederazione votare. E ovviamente non è quello che i Separatisti. Si dovrebbe in realtà logicamente, coloro che votano, che vuole uscire, quindi solo la Popolazione in ucraina dell’est.

E naturalmente è anche un Atto di Impotenza, perché il Presidente nient’altro in mente.

Come potrebbe infatti un tale Referendum come mai? Su che cosa esattamente potrebbe essere votato?

Un Referendum di tutti gli Ucraini a questa Domanda sarebbe per nulla. Sarebbe probabilmente un Rapporto di 60 a 40 contro una tale Federazione di concorrenza e, di conseguenza, solo i Frontali più indurire. Si potrebbe, tuttavia, anche una Votazione nei Territori orientali, in cui è ora questi Disordini. Perché non dovrebbe essere possibile? Ma ciò, naturalmente, la Leadership di Kiev.

Il grande Problema è che tutte le parti Coinvolte, la Fiducia è persa. Il vecchio, il Presidente eletto è stato di Manifestanti dall’Ufficio della caccia, in Crimea, il Diritto è stato rotto: in Realtà, ciascuno fa in Ucraina, quello che vuole, tutti a rompere la Costituzione e così a lungo così, nessuno altro Lato fiducia. Per questo Problema che vedo in questo Momento nessuna Soluzione.

Tenerlo perché per una valida Opzione, l’Ucraina in uno Stato federale, convertire?

Trovo tutte le Vie, utile a far sì che la Situazione si rilassa. Soprattutto perché è tutto quello che una volta ha deciso anche annullare. Nel 1991 ha sì una Maggioranza degli Ucraini votato per l’Indipendenza: non perché grandi Rimorchi ucraina, Nazione, ma perché hanno creduto che la sua Situazione sia migliorata se le repubbliche Sovietiche sono indipendenti. Ora la Situazione è cambiata – quindi, perché non con una Confederazione di provare?

Abbiamo anche in europa diversi Modelli sperimentati, senza che una Guerra fosse venuto. Ricordo l’Autonomia dell’alto Adige o la Separazione dei Cechi e Slovacchi: Questo non è un Colpo al portafogli, e tutte queste Regioni sono oggi Parte dell’UNIONE europea. Se dunque, per l’Ucraina è una Possibilità e Mosca suo Consenso segnala, poi, l’Occidente deve ora dire: L’Ucraina non è l’UE che non fanno Parte della NATO, ma rimane in uno Spazio più grande, in cui anche la Russia, il suo Ruolo può giocare. Per il Momento sarebbe un buon Modo, e forse vede in cinque Anni, è ben diversa: per Esempio, Se gli Ucraini vedere che non vincere alla grande, allora l’Opinione di sì a cambiare di nuovo.

Altri vedono il Pericolo che la crisi Ucraina potrebbe, se il forte accentratore Stato abbandonato.

Ciò è senz’altro una Possibilità. Il Sovrano è il Popolo, e se la Maggioranza degli Elettori in Oriente non è più Parte dell’Ucraina vuole essere, quindi, è proprio così. Perché si dovrebbe, infatti, di uno Stato, i cui Cittadini lui non vuole? Io non capisco, quello che è male. Tragiche sono violenti Conflitti e la Guerra, questo è ciò che tutti noi non vogliamo. Quindi, dobbiamo trovare una Soluzione, esattamente lo impedisce. E se questa è una Soluzione, non so di cosa, invece, dovrebbe parlare.

Intervista a cura di Jeanette Seiffert.

Jörg Baberowski è Professore di Storia dell’europa Orientale di Berlino, Humboldt-Universität. Nel 2012 ha ricevuto per il suo Libro “Terra Bruciata. Stalin Dominio della Violenza”, il Premio della Fiera del libro di Lipsia, nella Categoria Saggistica/Essayistik.


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