Il sanguinoso attacco terroristico in una sala da concerto vicino a Mosca si era appena calmato quando la Russia ha lanciato una campagna di disinformazione suggerendo che dietro di esso c'erano in qualche modo l'Ucraina e l'Occidente, diffondendo una versione degli eventi modellata per adattarsi alla narrativa di guerra del Cremlino e minimizzare un significativo problema di sicurezza. fallimento.
Il presidente Vladimir Putin ha lasciato intendere più volte che Kiev e Washington hanno avuto un ruolo, e l’ultimo a unirsi al coro è stato Alexander Bortnikov, direttore del Servizio di sicurezza federale, la massima agenzia di sicurezza in Russia. Martedì ha affermato, senza offrire alcuna prova, che l'assalto “è stato preparato dagli stessi islamici radicali e, naturalmente, facilitato dai servizi speciali occidentali”.
Gli Stati Uniti e altri governi occidentali hanno ripetutamente affermato che dietro l’assalto c’era il gruppo Stato Islamico – che a sua volta ha presentato due rivendicazioni di responsabilità. Funzionari della sicurezza statunitense hanno nominato un ramo specifico dell'organizzazione, lo Stato Islamico nel Khorasan. Inoltre, il 7 marzo Washington ha messo in guardia la Russia sia pubblicamente che privatamente dalla minaccia di un attacco contro una sede di concerti non specificata.
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Ma venerdì sera, uomini armati si sono infiltrati nel municipio di Crocus e hanno aperto il fuoco, uccidendo 139 persone e ferendo molti altri.
“È stato classico per Putin ignorare gli avvertimenti”, ha affermato Fiona Hill, ex direttrice senior per gli affari europei e russi presso il Consiglio di sicurezza nazionale. “I servizi di sicurezza non hanno la larghezza di banda. Non l'hanno mai fatto perché sono così concentrati sulla repressione interna e su Kiev, e vogliono che tutto si adatti a quella narrazione.”
Accettare pubblicamente che solo i militanti islamici siano stati responsabili del peggior attacco terroristico in Russia degli ultimi vent'anni potrebbe anche diluire il messaggio del Cremlino secondo cui i russi devono unirsi nella guerra con l'Ucraina, ha detto Hill .
Mosca ha arrestato otto persone in relazione all'assalto alla sala da concerto, la maggior parte delle quali provenienti dal Tagikistan, la nazione dell'Asia centrale i cui cittadini ricoprono posizioni di rilievo nel gruppo Stato islamico.
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Lunedì Putin ha espresso sorpresa per il fatto che gli estremisti musulmani abbiano attaccato la Russia dato che, ha detto, “rappresenta una soluzione equa all'escalation del conflitto in Medio Oriente”.
Eppure la Russia è nel mirino dei musulmani sunniti estremisti, in particolare il gruppo Stato Islamico, dal 2015, quando ha schierato la sua forza aerea in Siria per sostenere il brutale governo del presidente Bashar Assad, colpendo spesso i civili.
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