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Microsoft, l’acquisizione di Discord ? in stallo

Sembra sfumare l'acquisizione di Discord da parte di Microsoft: l'ipotesi era passata agli onori della cronaca il mese scorso anche grazie alle indiscrezioni del The Wall Street Journal che ha fatto riferimento a trattative avanzate e ad un'ufficializzazione dell'accordo che sarebbe arrivato entro fine aprile. La data si avvicina, ma ora la stessa fonte riporta che le due aziende non sono riuscite a trovare un punto d'incontro.

Discord avrebbe accantonato l'ipotesi della vendita e starebbe valutando ulteriori opzioni per il suo futuro, tra cui una IPO (l'Offerta Pubblica Iniziale) in vista della futura quotazione in borsa. Per raggiungere questo obiettivo Discord ha assunto nei mesi scorsi Tomasz Marcinkowski, un ex dirigente di Pinterest.

In base alle precedenti indiscrezioni Microsoft sarebbe stata pronta ad offrire oltre 10 miliardi di dollari per entrare in possesso delle risorse della piattaforma di messaggistica che offre la possibilità di effettuare chat vocali, di testo e video. La manovra avrebbe consentito a Microsoft di raggiungere più utenti e potenziare ulteriormente la community di Xbox.

Per Microsoft sarebbe stata la seconda più importante in termini economici da parte di Microsoft dopo quella di LinkedIn, avvenuta nel 2016 e costata 26,6 miliardi di dollari. La società di Redmond in questi anni ha effettuato anche altre importanti acquisizioni. Tra queste, GitHub per 7,5 miliardi di dollari nel 2018, e la software house ZeniMax Media Inc (Bethesda), all'inizio dell'anno, sempre per 7,5 miliardi di dollari

Come accaduto per la maggior parte delle app di messaggistica, anche Discord è diventata ancora più popolare (grazie anche al videogioco Among Us) e utilizzata durante la pandemia: quasi 140 milioni gli utenti attivi mensilmente e valore di mercato in crescita. A detta degli utenti il successo della piattaforma è legato in modo particolare alla qualità audio, decisamente migliore rispetto ad altri servizi di chat analoghi.

Discord, startup fondata circa sei anni da Jason Citron e Stan Vishnevskiy, sebbene non abbia ancora raggiunto redditività, nel 2020 ha generato 130 milioni di ricavi con una crescita del 188%. Nel corso dello scorso anno la sua valutazione è raddoppiata, raggiungendo circa 7 miliardi di dollari dopo un nuovo round di finanziamenti tra cui figurano investitori come Benchmark, Index Ventures, Spark Capital, Greylock e Tencent.

Nota: articolo aggiornato al 21 aprile con le nuove indiscrezioni che vedono sfumare l'ipotesi di acquisizione

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