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Google: le novit? di Meet, i bug di WebView e l’addio di Sites Classic

Un'app Google si aggiorna, parte di un servizio Google si avvia ad ampliare l'ormai famoso cimitero, e viene spiegato come mai un componente di Android ha causato grattacapi a diverse app Google: parliamo rispettivamente di Meet, Sites e WebView. Ecco i dettagli.

GOOGLE MEET: MIGLIORAMENTI UI E NUOVE FUNZIONI

L'aggiornamento dell'app di videochiamate di gruppo, concorrente ideale dell'ormai onnipresente Zoom, è molto corposo. L'interfaccia non viene stravolta, ma ottimizza lo spazio su schermo soprattutto quando ci sono svariati partecipanti con feed video e si deve condividere una presentazione.

GOOGLE SITES LEGACY OFFLINE DAL 2022

Google Sites è, sintetizzando, una sorta di alternativa a WordPress: un tool online che permette all'utente di realizzare il proprio sito o blog in pochi minuti. È object-oriented e non richiede conoscenza approfondita di HTML, CSS e altri linguaggi tipici dello sviluppo Web. Nel 2016, Google aveva lanciato una nuova versione della piattaforma, esclusiva per gli utenti della G Suite (oggi noto come Google Worskpace). Finora le due versioni hanno coesistito, ma dall'1 gennaio 2022 rimarrà solo la versione nuova.

Già da tempo il nuovo Google Sites è l'opzione predefinita per la creazione di nuovi siti; ma dal 15 maggio Sites Classic non sarà proprio più selezionabile. Dall'1 dicembre, inoltre, non sarà più possibile apportare modifiche ai progetti di Sites Classic. Gli utenti avranno fino a fine anno, quindi, per convertire i propri siti alla nuova piattaforma. Tutti i siti non convertiti saranno salvati su Google Drive e contestualmente saranno salvati come bozza nel nuovo Sites. Gli autori potranno poi decidere come procedere.

COS’? SUCCESSO CON WEBVIEW

Qualche settimana fa diverse app e servizi, Google e non, avevano avuto diversi problemi con una causa comune: WebView, il componente di Android che permette alle app di visualizzare siti e contenuti Web senza bisogno di implementare un motore di rendering dedicato. Possiamo definirlo un browser "redux", che ha il doppio vantaggio di snellire le app e uniformare per l'utente l'esperienza di navigazione.

Come è facile immaginare, WebView è insomma diventato un componente cruciale per l'esperienza d'uso degli smartphone Android. Ogni aggiornamento viene sottoposto a una serie piuttosto rigorosa di test, ma questa volta un bug nella "tecnologia di configurazione e sperimentazione" è passato sotto i radar, causando i disservizi.

Google ha annunciato una serie di iniziative per far sì che ciò non si ripeta:

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