Mercato auto Italia 2021: ad aprile ancora un pesante calo sul 2019

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Continua il momento difficile per il mercato auto Italia 2021. Il mese di aprile chiude con un calo del 17,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. Prosegue, dunque, il parallelo con l'anno 2019 visto che il confronto con il 2020 non avrebbe senso. Nell'aprile del 2020, l'Italia era sostanzialmente ferma a causa del lockdown per arginare la diffusione del pericoloso virus (solo 4.295 immatricolazioni). Entrando nel dettaglio, nel mese appena concluso sono state immatricolate 145.033 vetture, rispetto alle quasi 175.000 di due anni.

A marzo 2021 erano state, invece, 169.684. Guardando ai primi 4 mesi dell'anno, in Italia sono state immatricolate 592.181 vetture, con un calo del 16,9% rispetto al 2019. Si tratta di numeri preoccupanti che potrebbero peggiorare ulteriormente visto che i fondi degli incentivi per la fascia delle auto più richieste (61-135 g/km di CO2) sono andati esauriti. Secondo UNRAE, senza un rifinanziamento, da qui alla fine dell'anno potrebbero essere a rischio ben oltre 300.000 immatricolazioni. Per questo, viene chiesto un urgente intervento da parte del Governo Italiano.

Nel breve periodo, invece è urgente il rifinanziamento degli incentivi per le vetture della fascia 61-135 g/km di CO2 che finora, sempre nell’ottica della sostenibilità, hanno dato il contributo più rilevante.

Per Michele Crisci, presidente UNRAE, il Governo sembra aver trascurato il settore automotive all'interno del PNRR.

Il PNRR del Governo sembra aver trascurato il settore dell’auto, uno dei principali mercati d’Europa per volumi che rappresenta pure una componente importante della transizione ecologica del Paese. E’ importante, perciò, che vengano presto trovati altri strumenti normativi per rendere strutturali gli Ecobonus per le vetture ‘green’ con emissioni fino a 60 g/km CO2.

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Auto
03 Mag

ANCORA BENE IBRIDE, PLUG-IN ED ELETTRICHE

Tornando ai dati delle immatricolazioni, dal punto di vista degli utilizzatori, si nota un rallentamento dei privati che perdono l’8,1% delle immatricolazioni a causa dell'esaurimento degli incentivi. La quota di mercato arriva al 59,6%. Il noleggio a lungo termine, seppur in calo, raggiunge, invece, il 17,5% di quota. Continua la caduta del noleggio a breve termine che perde la metà delle immatricolazioni rispetto a due anni fa anche se la sua quota complessiva nel mese risale all'8,8% del totale.

Per quanto riguarda le alimentazioni, continua il buon momento delle ibride, delle Plug-in e delle elettriche. In particolare, le HEV possono contare su di una quota che raggiunge addirittura il 28,7%. Le PHEV, invece, dispongono del 4,3% e le BEV del 3,3% del mercato. Continua, invece, la discese delle immatricolazioni dei modelli diesel e benzina che ad aprile hanno una quota del 22,8% e del 31,9%. Il GPL arriva al 6,5% e il metano al 2,2%.


Andando a guardare i numeri a livello di Gruppi, Stellantis ha fatto segnare una flessione del 20,13%. Limita i danni, invece, il Gruppo Volkswagen con un calo di appena il 2,9%. Risultato fortemente negativo per il Gruppo Renault che chiude aprile con un -44,11%. Positivo, invece, il Gruppo BMW con un +5,13%. Male, invece, Daimler con un -28,48%.

[Fonte dati: UNRAE]

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