Vita in Festlaune

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Quattro Settimane di COPPA del mondo di Calcio – quattro Settimane di Pausa dal ‘Serietà’. Angelika Obert pensa a un celebre Frase di Friedrich Schiller e chiede la Libertà umana.

‘L’Uomo è solo un Uomo, dove si svolge il’. Così dice Friedrich Schiller. Questo mi ricorda, quando nelle calde Sere d’estate le Strade di Berlino, all’improvviso, come si sono estinte, perché tutto il Mondo per Fußballgucken che ha riunito. Se poi posso sono fuori, ho il Gioco da una Finestra aperta seguire: Vielstimmiges Gemiti segnala un fallito Konterangriff, Böllerschüsse da Orti promesso: ‘la Porta!’ Se la s lunga mäuschenstill rimane, non è un buon Segno. Poi minaccia, cosa schiefzugehen.

Mi piace questa Atmosfera particolare durante un importante COPPA del mondo Gioco: c’è Tensione nell’Aria e, al contempo, la Città appare molto disciolto come al solito. Per un Po ‘ di tempo si verifica la funzionalità e la Serietà della Vita, altrimenti tutti a portare con voi, ognuno spinto dalle proprie Preoccupazioni, Timori e Doveri. Per un Po ‘ non ha raccolto l’Attenzione su di s Gioco terribilmente serio e ma la Distanza crea, interiore Distanza dai propri Affari. Perché mi viene il Mondo un po ‘ umano.

Giocoso Libertà

Certo che so: Un zweckfreies Gioco, nel Senso di Schiller è una COPPA del mondo di Calcio davvero non. Da tempo al Servizio economico considerevole e anche Interessi politici. E, naturalmente, può essere la Vista di un’Orda grölender o addirittura violenti Tifosi dell’Umanità dell’Uomo, anche dubitare. Schiller dice di sì anche non: L’Uomo è solo un Uomo, dove egli un costoso scena di Gioco zuguckt. Egli dice: “L’Uomo è solo un Uomo, dove egli stesso la partita.” Calcio, ha la certezza di non pensato. Lui è andato per la Libertà. Finché abbiamo solo sono utili per qualunque scopo o anche i Vincoli conseguenze, non siamo liberi, disse, e per l’Umanità è la giocosa Libertà.

Il Lavoro è come una Camicia di forza

La ‘Serietà’ fa sì che, spesso, come se il Lavoro e la propria Carriera, il più Importante nella Vita sarebbero. Ciò che siamo, di definire la nostra Professione. Schiller dice invece: Il Lavoro non ci rende Persone. Il Lavoro ci rende più duro e betriebsblind. Tutti conoscono perché solo nel proprio Settore, sempre stessi Processi, che si trova nel Cervello di bloccaggio. Il Lavoro è come una Camicia di forza, non avremmo più pienamente noi stessi, ma a Rotella nell’Ingranaggio. Persone siamo, dove siamo autodeterminazione e zweckfrei agire in modo giocoso, appunto.

Con apertura a Distanza tutto quanto

I MONDIALI di Calcio crea almeno una Atmosfera in cui ci Distanze vincere per i nostri Alltagszwängen. Un sacco di esperienza perciò, come una Festa: Quattro Settimane, in cui il Gioco è in primo Piano e il Lavoro non è così ostinatamente visto, come al solito. In realtà si tratta anche di Tutto: Tutto dato che ci siamo, se siamo in Gioco, soffrendo, compassione, mitjubeln, ben al di là, proprio perché è “solo Gioco”.

Non si potrebbe sempre così vita: In Spiellaune, un certo clima di Festa, di tutto quanto? Impossibile dice l’Esperienza. E ‘ possibile, dice l’Apostolo Paolo. Egli scrive: le Persone che credono in Cristo, su se stessa fissati. Tutto quello che devi fare e guidare come un Gioco di considerare. Fare così, come se non dovremmo fare. Puoi Direttore, come se non Direttore, dovrebbero essere, o Madri, come se non le Madri dovrebbero essere. È possibile giocoso per andare al Lavoro, come se non andare al Lavoro dovrebbero. Possono Vittorie, come se non avrebbero vinto. E subire Sconfitte, come se non Sconfitte sarebbero. (dopo 1. Corinzi 7, 29 – 31) Hai interne di Distanza, sono Uomini liberi.

 

Sull’Autrice:

Pfarrerin. i. R. Angelika Obert (nato nel 1948) è stato 1993 – 2014 Radio e Fernsehbeauftragte della Chiesa Evangelica di Berlino-Brandeburgo-slesia Oberlausitz per il Rundfunk Berlin-Brandenburg (rbb). Dopo gli Studi di Teologia Evangelica e della Germanistica, ha frequentato una scuola di Recitazione, prima di Pfarrerin. Come Autrice progettato anche Trasmissioni per la Radio e Radio Cultura.