Di Memoria e di Oblio

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Cultura

Di Memoria e di Oblio

Ricordare i Crimini del Nazismo in Germania è festa nella Memoria collettiva radicata. Ma c’è anche un “buon Dimenticato?”. Di questo hanno discusso Martin Walser e Aleida Assmann.

Aleida Assmann (l.) e Martin Walser sul PhilCologne 2014

“Ho dovuto, come un Bambino confessioni di andare e, curiosamente, mi ha permesso anche a tutti i miei Peccati sempre bene ricordare”, racconta lo Scrittore tedesco Martin Walser all’Inizio della Discussione “c’è un buon Dimenticato?”. Si svolge nell’Ambito del Philosophiefestivals PhilCologne a Colonia. A quanto pare resta Negativo piuttosto nella Memoria come un’esperienza positiva, dice Walser. E il pluripremiato Scrittore ha anche una Spiegazione: “La Natura vuole bene, che Ti negativo, l’Esperienza non è ancora successo, quindi si: Accorgo di Te.” La sua Interlocutrice Aleida Assmann vero di lui: “gli Eventi, la pioggia accompagnato da Emozioni, rimanere appeso – la Domanda per l’esame di Maturità, per esempio, che non si poteva rispondere.” E si spinge ancora una Nota dietro: “noi Possiamo Ricordi anche consumare.”

I Tedeschi e l’Olocausto

Martin Walser (l.) a Colloquio con Aleida Assmann (r.) e Presentatrice Svenja Flaßpöhler

Che lo Scrittore Martin Walser e la Scienziata Aleida Assmann alla Discussione sulla Questione “c’è un buon Dimenticato?” sono stati invitati, naturalmente non è un Caso. Assmann è considerata la tedesca Esperta in cultura della Memoria e Memoria collettiva. Ha numerosi Libri sulla “lunga Ombra del Passato” scritto, di recente si sedette con il “nuovo Disagio della cultura della Memoria” a parte che molti Tedeschi a quanto pare di sentire.

E Walser è nella Memoria collettiva Tedesca, non solo attraverso i suoi numerosi Romanzi e Racconti in sé delle Persone ancorate, ma anche con una da lui innescato Polemiche per il tedesco della Memoria: In un Discorso nel mese di Ottobre 1998, che ha in occasione del Conferimento del Peace tedeschi) nella Paulskirche di Francoforte ha tenuto, disse Walser, tra l’altro, di “incessante per la Presentazione della nostra Vergogna”, contro i quali è qualcosa in lui le dighe, e lui veranlasse, distogliendo lo sguardo. Ha parlato anche di “Strumentalizzazione dell’Olocausto”. Parole che a molti Critici come un Affronto alle Vittime del Crimine nazista considerato.

Walser parla in Colonia molto sulle sue Parole di allora, i suoi Critici, la Situazione. Vuole chiarire: è nessuno “wegsehen” vuole, e non aveva le Vittime del Nazi-Crimine, ma i Media criticano. Come qualcuno che in passato anche come operatori dei mass media si era adoperato, sapeva: “Hitler e Auschwitz portare in Quota.” E se dico che doveva volte wegsehen possono, quindi penso circa di immagini televisive, la Leichenberge in Campi di concentramento, hanno mostrato e così difficile da sopportare sia, che ha già diretto”.

Le foto che mi fanno male: i 15 anni, Ivan Dudnik dal campo di Sterminio di Auschwitz-Birkenau libera

Un Patto con le Generazioni future

Di certo c’è che L’Olocausto non deve mai essere dimenticato, per Rispetto alle Vittime e perché mai non si può ripetere. Ma come si decide mai, cosa e quanto nella Memoria collettiva aderisce? E: Come l’individuo può partecipare? Aleida Assmann distinzione tra i Concetti di Memoria e di Memoria. Il Ricordo vollziehe si come singole persone. I grandi Gruppi come una Nazione formare una Memoria, per la Parte di Passato, presente, non vuole rinunciare, perché per il Presente e il Futuro della Nazione, che è particolarmente importante viene percepito. Con Libri e altri Media, noi siamo con Assmanns Parole “Gedächtnisprothesen”. Eppure, attraverso le Generazioni e la perdita di Informazioni. “Assicurazione del fatto che non tutto venga dimenticato”, è per Aleida Assmann, la Cultura. La Memoria collettiva si capisce come un Patto con le Generazioni successive, la Successione delle Generazioni precedenti esplorare. Nel Caso dell’Olocausto, sia, in particolare, il ‘ 68 è stato il Silenzio dei loro Genitori avrebbero rotto. Martin Walser contraddice: “questa è una Glorificazione dell’Ideologia del’ 68.”

Cultura della memoria è viva

Sacrificare un Volto e un Nome – una Parte della cultura della Memoria

Sono d’accordo i due è che i Crimini di Auschwitz e di altri di Concentrazione e i campi di sterminio sono stati commessi, per un Canone Eventi includono, per i Tedeschi, la Decisione avrebbe preso, non si dimentica. Ma come si Ricorderà in Futuro funzionano? Ben presto, non ci sono Testimoni dell’Olocausto.

Per Assmann è il Basamento per il Promemoria con Mahnmalen, Musei e Memoriali. “Ma si pone la Questione se circa Migranti queste Erinnerungspakt vogliono partecipare.” Infine, la Partecipazione alla Memoria collettiva di grave, se non il Collegamento diretto da parte dei Genitori o dei Nonni. Si ritiene che Gedenkgrenzen tra le Nazioni europee, in Europa, per Esempio, il Nazismo qui, Stalinismo lì – dialogano risolvere. Questo, praticando così Assmanns Tesi nel suo ultimo Libro pubblicato “Il nuovo Disagio della cultura della Memoria”, anche l’Integrazione europea in avanti. Memoria viva, non era stabile. E si deve anche alterare.

Il piccolo individuali Vergesslichkeiten, invece, si può probabilmente difficile da prevenire. Questo vale anche in questa Discussione. Martin Walser ha il Cognome della Presentatrice, completamente dimenticato, per Nome, arriva la confusione. Il Presentatore prende’s con Umorismo.